Fase 2 della moda
Tanti commercianti in crisi in questi giorni protestano contro le attuali misure del Governo. La riapertura non vuol dire necessariamente che si ricomincia a lavorare e gradualmente a tornare nei ritmi pre-Covid. Anzi, vi sono molte preoccupazioni al momento su come si potrà riaprire.
Questi dubbi e queste preoccupazioni riguardano non solo l’ammontare dei costi da sostenere in termini di riavvio delle attività (es. costi di sanificazione, affitti, personale, etc), ma anche le reazioni dei consumatori ed il cambiamento delle loro abitudini.
Inevitabilmente, infatti, ci sarà un minor afflusso di clienti, determinato da una possibile paura di contatto e di potenziale contagio. Nella maggior parte dei casi sarà solo ed esclusivamente un aspetto psicologico che però non andrà affatto sottovalutato.
I commercianti potranno fronteggiare questo primo periodo sicuramente con un boom di sconti sui propri prodotti, considerando la necessità, da un lato, di attirare la clientela e, dall’altro, di vendere tanta merce che ha riempito i magazzini in questi circa 3 mesi di chiusura.
Ma il punto fondamentale è sempre legato al comportamento della clientela: come reagiranno i consumatori?
Di una cosa siamo certi: è importante provare sempre a sostenere i piccoli operatori, siano essi commercianti o piccoli produttori e artigiani, nel loro lavoro quotidiano, ed è questo che ci auguriamo per il futuro.